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Tra confessioni e sketch, il tour di Luca Ravenna.

Giovedì scorso con Fazz siamo andati a vedere lo spettacolo di Stan Up Comedy di Luca Ravenna, a Le Musichall, di Corso Palestro, a Torino.

Per noi era la prima volta, ed effettivamente non siamo andati a vedere lo schiaccianoci, ma uno spettacolo di Stand up.

Fazz ed io è già un po’ che stiamo dietro a questa tipologia comica, ma quasi solamente sul tube più famoso del mondo.

La scena è ovviamente dominata dai cugini britannici e americani, ma con piacevole sorpresa anche in Italia ci stiamo attivando. Incisi doverosi a parte, il teatro si svela essere all’interno del Polo degli Artigianelli, da sempre attivo nell’educazione giovanile e ora ri-direzionato all’inserimento lavorativo dei giovani in difficoltà.

Tutto molto bello, ma non si è mai visto uno spettacolo di Stand up senza qualcosa da bere. Così è successo, ma oramai arresici, prendiamo posto.

31 anni, non si è capito dov’è nato, se a Roma o a Milano, Cattolico sfaticato ed Ebreo per finta, sentimentalmente e sessualmente atipico con un forte legame col fratello, che negli anni ha convinto essere un brasiliano adottato.

Questo è lo spettacolo che è Luca Ravenna, si perché il suo spettacolo di stand-up è un po’ meno sui massimi sistemi e un po’ di più sulla vita di tutti (i giorni).

Insomma, non ci ha fatto mancare i grandi d’oltre oceano né d’oltre manica! Un’ora abbondante di risate e pesci in faccia, con qualche chiacchiera e confessione post spettacolo che smentiscono l’idea del comico antipatico: “ma che ci facevano quelli sulle balconate?”