“La Rubrica Appunti dal Pastis
Antonio GrulliCritico d'arte e Curatore
#laculturaèneibar”
Biennale di Venezia 2024
Sono qui per pranzo al mio tavolo del Pastis (a Torino) come quasi ogni settimana e ripenso a quanto mi è accaduto quest’anno. Mi sono capitate molte cose belle nella vita, ho vissuto molte avventure, ma sicuramente aver avuto l’occasione di curare il Padiglione Albanese alla presente Biennale Arte di Venezia è stata una delle più emozionanti. La Biennale ormai è una sorta di Olimpiade della cultura. Venezia è diventata una grande piattaforma sovranazionale di scambio e incontro globale: vi è ovviamente la mostra principale, quest’anno curata dal brasiliano Adriano Pedrosa e intitolata Stranieri Ovunque, attorno a cui tutto ruota, ma vi è poi la selva di Padiglioni Nazionali, tantissimi, in cui ogni stato cerca di presentare il meglio della propria arte. A questo si aggiungono le molte istituzioni private per l’arte sbarcate in laguna in palazzi meravigliosi come Ca’ Corner della Regina, Palazzo Grassi, Punta della Dogana, in cui realizzano mostre di un livello qualitativo altissimo, superiore a quello che in questo periodo possiamo trovare nelle istituzioni museali delle grandi capitali internazionali. Durante i giorni di preparazione e allestimento del padiglione, attraversavo ogni mattina la città da un capo all’altro per andare da casa all’Arsenale, in un tragitto di quasi un’ora, e ogni volta è stato un piacere. La sera rientrando con il mio stupendo team ci si perdeva in infinite tappe, tra bacari nascosti e sconosciuti ai turisti, bar come Filò (generalmente chiamato La Poppa) a San Polo o da Matteo vicino all’Accademia di Belle Arti, o si passava da un’inaugurazione all’altra in gallerie di amici come Tommaso Calabro o la vivace e giovane A Plus A vicino al Ponte dell’Accademia. In Italia siamo molto viziati e abbiamo l’abitudine di dare le cose per scontate; dobbiamo essere consapevoli della grandezza di realtà come La Biennale di Venezia, dobbiamo visitarla (chiude il 24 di novembre) e esigere che la nostra politica la sostenga con sempre più forza.