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Musica sperimentale, arti audiovisive e sostenibilità sono i tre ingredienti del programma SHAPE+ Platform: la piattaforma firmata Unione Europea, che supporta nuove forme di creatività in tutto il continente.

L’orizzonte musicale è in continuo cambiamento: tra nuove tecnologie, nuovi suoni e l’avanzar dell’intelligenza artificiale, quest’ambito sta diventando così volubile da non avere più una definizione univoca. In un momento in cui tutto può diventare sinfonia e tutti gli esseri (viventi e non) possono crearla, è necessaria una riconfigurazione della stessa nozione di musica che, come ogni arte, cambia vestito a seconda del momento storico in cui si inserisce. Dunque, dobbiamo chiederci qual è il nuovo statuto della musica in relazione alla contemporaneità? Quali sono le nuove frontiere del sonoro? Una risposta molto convincente è fornita da SHAPE+ Platform, un programma che dimostra che c’è ancora un modo “molto umano” di fare musica all’avanguardia.

Supportata dal programma europeo Creative Europe, SHAPE+ (Sound, Heterogeneous Art and Performance in Europe) è una piattaforma per la musica innovativa e l’arte audiovisiva, fondata nel 2015 e attiva per i prossimi due anni. Uno spazio in cui si ripensano le forme del sonoro, guardando al futuro. Il progetto accoglie festival ed artisti emergenti europei, che condividono proposte creative innovative, sperimentali e sostenibili; infatti, un punto cardine di SHAPE+ è quello di sostenere iniziative che abbiano un impatto quanto più ridotto sull’ambiente e che siano ben connesse alle singole comunità locali.
Il nucleo storico che compone il progetto è formato da tredici festival membri; mentre, ogni anno vengono selezionati nuovi artisti emergenti attivi nell’ambito della musica e dell’audiovisivo. La selezione avviene tramite un open call, quest’anno aperta fino al 31 marzo. Gli artisti partecipanti sono sostenuti dal programma nella realizzazione del loro progetto creativo sostenibile e hanno la possibilità di partecipare a residenze artistiche, presentazioni, performance e di realizzare opere commissionate.

Gli italians che compongono l’universo di SHAPE+ sono molteplici. Tra i festival, immancabile il Terraforma, membro del progetto dal 2019. Il festival della cintura milanese, che si contraddistingue per l’attenzione all’innovazione artistica e una filosofia completamente sostenibile, quest’estate tornerà ad animare la magica location di Villa Arconati dal 9 all’11 giugno. Mentre tra gli artisti emergenti del 2022 compaiono il duo marchigiano BABAU che sperimenta tra suoni elettronici e folkloristico-esotici; NZIRIA, artista che indaga il genere neomelodico napoletano capovolgendo lo scenario cis-eteronormato in cui questo è tradizionalmente inscritto ed il Passepartout Duo che analizza le forme e i modi di possibile
interazione con il suono.

Inoltre la piattaforma è uno spazio multifunzionale, dove chiunque può usufruire dei contenuti proposti: articoli, interviste, selezioni di foto e video. SHAPE+ rappresenta un progetto che è riuscito a cogliere lo spirito dei tempi e reinventare il modo di fare musica, in un’ottica ibrida, totalizzante, in armonia con il tessuto in cui si inserisce.

Tuttavia, è solo una di una serie di progetti della commissione Creative Europe, che creano opportunità in diversi ambiti artistici, dalle arti visive all’architettura e dalla musica alla performance. Dunque, che siate giovani artisti in cerca di nuovi orizzonti o vogliate semplicemente scoprire qualcosa di nuovo, check it out!

Francesca studia Filosofia e scrive articoli e commenti sui suoi principali interessi, dall’ambito artistico-musicale a quello sociale.