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A Palazzo Madama la mostra del fotografo Steve McCurry

 

Una graziosa signorina con degli splendidi occhi neri solleva dolcemente il capo dalle pagine stampate che tiene in mano. Viene immortalata così in un eterno momento di pausa da ciò in cui era fino a poco prima mentalmente immersa. Ecco descritta la foto-manifesto della mostra Steve McCurry. Leggere allestita nelle sale di Palazzo Madama.

Kunduz, Afghanistan, 2002 © Steve McCurry

L’evento raccoglie 65 fotografie del grande fotoreporter statunitense McCurry, noto soprattutto per la celeberrima foto della Ragazza Afgana comparsa sul National Geographic Magazine.

Tutti gli scatti presentati al visitatore sono legati da un filo rosso: la lettura. McCurry immortala diversi soggetti nell’atto di sfogliare o leggere un libro. Dall’anziano thailandese alla signora ucraina passando per la scolaresca afgana e per il soldato americano in pausa dalle operazioni militari.

Una grande carrellata di diverse realtà sparse per il Mondo, tutte collegate dalla stessa azione: un capo leggermente reclinato e un testo davanti agli occhi.

Omo Valley, Etiopia, 2013 © Steve McCurry

In alcune foto si può chiaramente distinguere quel dolcissimo sentimento di interiore piacere che invade il lettore completamente catturato da quanto sta leggendo. Penso sia capitato anche a voi di essere così coinvolti, per esempio, dalla trama di un romanzo da dimenticarvi ciò che vi sta attorno e concentrarvi solo su di quella, desiderosi di conoscerne il finale.

Varanasi, Uttar Pradesh, India, 1984 © Steve McCurry

In altri scatti è invece l’ambientazione della scena a dare un particolare significato all’atto della lettura, fra le altre una mi ha colpito. Alcuni scolari assistono ad una lezione e seguono diligentemente sui loro libri. La loro aula, però, non ha più il tetto, la scuola è ormai un cumulo di macerie di cui rimangono solo i muri perimetrali e la lavagna è ridotta ad un terzo della sua forma originaria. Siamo in una città colpita dalla guerra in Medio Oriente. Nessuno si immaginerebbe mai di vedere in tale situazione di difficoltà delle persone leggere. Invece così non è. Anche in una circostanza come quella descritta la lettura si insinua inarrestabile e assume un grande valore, diviene strumento di civiltà, pacifica arma contro la violenza della guerra.

Questa è una delle tante suggestioni che possono colpire il visitatore nell’attraversare le sale. A favorire riflessioni come questa sono anche una serie di citazioni letterarie che accompagnano le fotografie e costituiscono un rinforzo al filo conduttore dell’intera mostra.

Il consiglio è quello di perdersi fra gli scatti, entrare in queste porzioni di mondo e lasciarsi cullare dalla maestria di McCurry che saggiamente riesce nelle situazioni più diverse a fermare attimi di pura intimità come sono quelli di una piacevole lettura.

Kuwait City, Kuwait, 1991 © Steve McCurry

Smerderevo, Serbia, 1989 © Steve McCurry

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